Scuola riqualificata energeticamente e sismicamente

Una scuola artistica e musicale riqualificata anche negli spazi
22
Nov

Scuola Fondazione Bon | Colugna – Tavagnacco (UD)

 

La riqualificazione strutturale ed energetica di un centro per l’infanzia a indirizzo musicale e artistico è stata l’occasione per ripensare e adeguare gli spazi alle esigenze didattiche temporanee. Tutti gli interventi sono stati eseguiti nel rispetto della storicità architettonica degli edifici risalenti agli anni Trenta e senza lunghe interruzioni della didattica

 

In virtù del suo progetto didattico, il Centro per l’Infanzia a Indirizzo Musicale e Artistico della Fondazione Luigi Bon si configura, di fatto, come il primo centro in Italia dedicato alla Musica e all’Arte per l’infanzia. Esistente da decenni e con più di 200 allievi, è parte di una filiera educativa e musicale della Scuola di Musica e del Piccolo Teatro della Fondazione che propongono un importante cartellone concertistico e a cui mancava la sezione dai 3 ai 6 anni. Da alcuni anni il complesso di edifici esistenti costituenti il centro – in parte realizzati negli anni Trenta e in parte negli anni Settanta – richiedeva un adeguamento strutturale, indispensabile in una delle zone più sismiche d’Italia quale è la provincia di Udine. Oltre all’indiscutibile sicurezza statica, era anche necessario riqualificare energeticamente gli involucri edilizi, portandoli da una iniziale classe energetica G a una classe A; quella che è stata poi raggiunta è invece la classe A4.
La rigenerazione urbana delle strutture della Fondazione Bon è stata dunque molto ambiziosa e complessa, anche a causa delle non significative risorse economiche, proprie di un’istituzione culturale privata senza scopo di lucro. Tutti gli interventi sono stati eseguiti senza significative interruzioni della didattica e senza alterare la parte storica degli edifici degli anni Trenta. Pur nei limiti di un involucro esistente, al quale è stato aggiunto solo un piccolo volume per l’adeguamento igienico sanitario, il progetto è portatore dei concetti tipici delle nuove realizzazioni educative contemporanee. I tratti principali sono l’eliminazione dei corridoi, l’accorpamento di spazi piccoli in ampie aule dalle geometrie adatte ai vari progetti didattico/musicali e un importante lavoro sul trattamento della luce naturale, con l’apertura di grandi porte finestre a sud e di vari punti di illuminazione zenitale sul tetto a falde. Un progetto di questo tipo, inoltre, non poteva non avere come obiettivo essenziale quello di mettere in relazione tutti gli spazi interni con quelli esterni, prima quasi negati o considerati solo affacci casuali. L’organismo così ottenuto è diventato di fatto un tutt’uno con il suo giardino e con il contesto urbano in cui è inserito.