Unifamiliare demolita e ricostruita

Ricostruzione di abitazione unifamiliare in standard passivo
22
Nov

Casa unifamiliare | Montecchio (RE)

 

La demolizione e ricostruzione di un fabbricato obsoleto ha consentito la realizzazione di un edificio a bassissimo consumo energetico, progettato e realizzato in tempi ridotti e con budget limitato. La nuova abitazione, caratterizzata da un involucro con elevate prestazioni e un’impiantistica efficiente, inoltre, sfrutta al massimo l’illuminazione naturale e gli apporti solari gratuiti

 

L’abitazione oggetto di questo articolo è nata come una sfida, originata dalla richiesta ai progettisti di costruire in un tempo brevissimo una casa per una giovane famiglia utilizzando gli incentivi previsti dal Superbonus 110%. Si trattava di realizzare un edificio con un budget limitato e di completarlo entro un anno dalla data d’incarico. I committenti avevano acquistato un vecchio fabbricato residenziale, ormai fatiscente, e avevano intenzione di demolirlo per costruire una nuova casa. Avendo a disposizione un lotto d’angolo di dimensioni abbastanza ampie, il vecchio edificio è stato demolito, ampliato e traslato su una diversa area di sedime, in modo da riallineare il fronte della facciata principale alla matrice urbanistica del quartiere e alle alberature di pregio presenti all’interno del lotto. L’impianto urbanistico del primo progetto si presentava come un sistema di padiglioni che dialogava con le alberature esistenti e con il futuro giardino; il progetto prevedeva la realizzazione di una casa e di un garage per due auto, separati tra di loro e collegati da una pergola a lamelle orientabili. La disposizione dei due corpi di fabbrica formava una corte interna che schermava il giardino rispetto alle due strade adiacenti al lotto.
La nuova abitazione è stata progettata così da essere estremamente compatta e perfettamente orientata a sud: la presenza di due vecchi tigli è stata integrata nel progetto, mettendola in relazione con le aperture asimmetriche della facciata principale. Il disegno delle aperture in facciata, determinato dalla distribuzione interna dei locali, è stato utilizzato per frammentare la compattezza del fabbricato. L’organizzazione distributiva degli ambienti ha consentito di far coincidere il muro di spina dell’edificio con
la linea di divisione ideale tra il volume riscaldato dell’edificio esistente e il nuovo volume in amplia- mento, che non avrebbe beneficiato di nessun incentivo fiscale. Per contenere i costi di costruzione si è deciso di non realizzare subito il garage e la pergola. La casa è stata progettata prevedendo l’utilizzo di tecnologie di uso corrente e di basso costo, come la muratura portante con solai laterocementizi e tetto piano.