Plurifamiliare a bassissimo consumo energetico

Recupero di area dismessa con complesso residenziale nZEB
12
Lug

Case nel Verde | Bisceglie (BT)

 

“Case nel Verde” è un progetto che coniuga innovazione e tradizione in un nuovo concetto di villa urbana ripensata all’interno di un edificio in linea. Un edificio altamente sostenibile realizzato con blocchi di canapa e calce e con un sofisticato uso della ventilazione naturale

 

A Bisceglie, a seguito dell’espansione residenziale degli anni ‘80, un’area destinata ad attività manifatturiera, posta a ridosso di una ferrovia, venne dismessa con il decentramento dell’attività; con il conseguente abbandono, la zona subì un forte degrado, fino al recupero, attuato con un progetto di rigenerazione urbana. Il progetto si è caratterizzato per lo sviluppo di due temi di ricerca in ambito mediterraneo, il primo connesso alla sperimentazione degli apporti passivi bioclimatici nel periodo estivo attraverso una cross-ventilation all’interno dell’edificio, il secondo legato alla tipologia abitativa mediante l’applicazione di caratteri tipici delle ville con l’obiettivo di creare una nuova forma dell’abitare: “la villa urbana”. Quest’ultima, infatti, rappresenta una delle tre declinazioni delle residenze progettate che, assieme ad appartamenti e attici e ognuna con un diverso rapporto con lo spazio esterno, costituiscono le 26 unità del complesso di sette piani fuori terra e un livello interrato, completato da locali commerciali al piano terra. In fase progettuale, pertanto, è stata ripresa una soluzione tipica dell’architettura mediterranea, la villa a patio, ripensata e inserita all’interno di un edificio in linea, rispondendo alle nuove esigenze del mercato immobiliare che persegue l’idea di stili di vita contemporanei.
Pur avendo un’anima naturale, il fabbricato – il più grande complesso a uso abitativo costruito in canapa – reinterpreta gli stilemi estetici odierni secondo un linguaggio mediterraneo. La composizione architettonica è fatta per “sottrazioni” e il blocco puro dell’edificio è scavato dalle logge a doppia altezza costruendo un partito “pieno-vuoto” solo apparentemente casuale, ma ricucito dai marcapiani in sughero e dai frangisole, questi ultimi posizionati a una altezza calcolata tramite l’analisi dei diagrammi solari per consentire l’apporto del sole nei mesi invernali e la schermatura in quelli estivi. L’attacco sull’affaccio stradale resta pieno e unitario, risolvendo gli accessi dei locali al piano terra, filtrati dalla sede stradale grazie a piccole aiuole con piante grasse.