Una passivhaus non è un lusso!

Villa Velanidi, Kassiopi – Corfù (GR)
2
Set

Villa Velanidi, Kassiopi – Corfù (GR)

Corfù è la terra della ninfa Kerkyra, dal cui amore con Poseidone nacque il capostipite dei Feaci, è l’isola descritta da Omero nell’Odissea dove Ulisse dovette fermarsi, osteggiato proprio dal dio del mare, e dove l’eroe greco incontrò Nausicaa e, secondo Apollonio di Rodi, è uno dei luoghi in cui Giasone e gli Argonauti sostarono durante le loro imprese alla conquista del Vello d’Oro. Tuttavia, Corfù è differente dalle altre tipiche isole elleniche perché presenta caratteristiche quasi internazionali con le facciate delle case dai colori pastello, i portici, i vicoli in pavé che si aprono in boulevards ed esplanades, retaggio prima della presenza italiana con il dominio dei Dogi e poi dei Francesi e degli Inglesi.

Tanto quanto un tempo fu un caposaldo delle rotte verso l’Oriente, così oggi Corfù è la meta adatta per le vacanze estive, al punto tale che trova nel turismo europeo la sua più importante fonte di reddito. In tale ambito, immersa nel verde delle querce e degli ulivi, sorge Villa Velanidi, un’abitazione che per sei mesi all’anno diventa una Luxury Villa a disposizione di chi la vuole affittare; è questa infatti la particolarità di questo edificio passivo, che quindi non ha un uso costante durante l’intero anno e il cui utilizzo – nonostante le raccomandazioni! – dipende dal villeggiante, oltre a presentare due sistemi costruttivi differenti nei due piani che la compongono.

Nel 2015 Marcus Warren e Alithea Johns, che con il loro studio Skoposdesign avevano progettato fino ad allora dimore di vacanza lussuose e giardini a Corfù per clienti di oltremare, decisero di cimentarsi con il mondo Passivhaus, ideando e costruendo una villa a bassissimo consumo energetico, combinando l’attività di locazione nei periodi caldi con una casa di famiglia da abitare nel resto dell’anno, semplificando ragionevolmente i sistemi meccanici, focalizzando l’attenzione proprio sui principi Passivhaus e adoperando materiali il più possibile naturali e riciclati, per realizzare “qualcosa di bello”.

La residenza si colloca in un’area boscosa al limitare delle pendici del monte Pantokratoras e alle spalle del piccolo paese di Kassiopi, da cui dista poco meno di un chilometro e mezzo, con un allineamento nord-est che consente ampie viste sulla baia e sul paesaggio circostante. Il volume prismatico dell’abitazione è compatto ed è suddiviso in tre parti: al livello più basso, realizzato in c.a., trovano posto due stanze da letto con il proprio bagno e uno spazio comune centrale di intrattenimento con la tv, mentre la lavanderia è collocata al di fuori dell’involucro termico, alla base delle scale; il piano superiore, costruito in X-lam, accoglie su un lato la camera padronale con bagno, un living al centro e sul lato opposto la cucina e il soggiorno; il sottotetto, infine, accessibile mediante una scala a ribalta, ospita un locale tecnico e un accumulo di acqua calda. Esternamente la villa è rivestita in pietra locale e presenta molte pergole e loggiati così da godere della vita all’aperto e della piscina che si allunga verso sud.

Fotografie John Nash; Skoposdesign; Costas Tsiringakis

→ l’articolo continua sul numero 32 di azero