Casa storica autarchica

Una villa storica riqualificata con balle di paglia di riso senza riscaldamento
20
Giu

Villa storica | Andorno Micca (BI)

 

Un’abitazione di inizio Novecento riqualificata e trasformata in una casa attiva. Un edificio pensato come terza pelle per l’uomo che la abita e sostenibile nell’intero suo ciclo di vita così da non impattare sull’ambiente.

 

Costruire relazioni sinergiche tra l’ambito costruito consolidato, il territorio rurale ed extra urbano e i nuovi interventi urbanistici è la strategia complessiva che sta alla base della ristrutturazione di questa abitazione che ha richiesto, in primis, una lettura urbanistica e paesaggistica di tutto l’ambito territoriale considerato. Filo conduttore di tali relazioni è il riutilizzo di materiali antichi con tecnologie moderne, così da conservare il patrimonio esistente valorizzandolo dal punto di vista architettonico-paesaggistico, ambientale e sociale.
L’edificio, risalente al 1909, è diventato un nuovo organismo abitativo, sostenibile nel suo intero ciclo di vita, a impatto zero e attivo. Per raggiungere questi obiettivi sono stati sfruttati l’apporto passivo del sole, la ventilazione e l’illuminazione naturale, la copertura fotovoltaica come fonte di energia primaria per la produzione di energia elettrica, il verde verticale come isolamento e i materiali di origine naturale come rivestimento di tutto l’involucro.
Non viene utilizzato nessun combustibile fossile per riscaldare la casa, in quanto grazie all’elevato isolamento in paglia del tetto, delle pareti – anch’esse coibentate in paglia – e del pavimento, l’edificio non necessita del riscaldamento e neanche del condizionamento visto che l’umidità è regolata dagli intonaci interni in argilla e la ventilazione naturale è garantita dalle finestre e dai camini del vento. La casa è collegata all’acquedotto solo per gli usi primari (cucina, doccia e lavabi), mentre per tutti gli usi secondari – scarico del wc, lavatrice, irrigazione del verde – si utilizza direttamente l’acqua del pozzo, con il risparmio del 70% dell’acqua potabile.