Riqualificazione di un casolare nella campagna pisana

La riqualificazione di questa antica cascina, sita in un'area boschiva, ha richiesto ai progettisti innanzi tutto il consolidamento della struttura esistente per preservarne l'anima e il successivo recupero energetico per renderlo efficiente e a basso consumo.
7
Giu

L’anima di luogo | Cascina (PI)

Un casolare degli anni Sessanta immerso in un’area boschiva è stato recuperato strutturalmente e riqualificato dal punto di vista energetico, preservando lo spirito del luogo e il contesto naturale che lo circonda. La cura del dettaglio e l’attenzione alla realizzazione in cantiere hanno dato vita a due unità immobiliari dalle linee essenziali e pregevoli, dove il sistema edificio-impianto scompare alla vista pur donando benessere abitativo

 

La riqualificazione e il recupero di questo fabbricato è la storia del rinnovamento di un vecchio casolare risalente agli anni Sessanta, custodito da un fitto bosco nella provincia di Pisa, in un’area non servita dalla rete pubblica del gas e costituito da due unità immobiliari termo-autonome e indipendenti. L’intero processo di progettazione è stato caratterizzato pertanto dalla volontà di lasciare inalterata l’anima del luogo e la sensazione che la struttura crea nel suo contesto naturale, arricchendola di comfort abitativo ed energetico, ottenuti combinando in modo armonioso un design minimale e un sistema edificio-impianto efficiente e invisibile negli spazi interni.
Per Casavaldi – questo il nome dell’abitazione – è stato innanzi tutto previsto un rinforzo strutturale nel suo complesso, effettuato attraverso un miglioramento sismico in grado di aumentare la classe di rischio sismico, e la riqualificazione energetica e impiantistica delle due unità immobiliari, realizzata mediante la totale coibentazione delle superfici opache, la sostituzione degli infissi e il rinnovamento degli impianti termici esistenti. Tutti gli interventi eseguiti sono stati possibili grazie ai benefici del Sisma Bonus e del Superbonus 110%.
Il miglioramento sismico è stato raggiunto grazie al consolidamento dei solai esistenti, l’inserimento di architravature al di sopra di ogni apertura, operazioni di ristillatura dei giunti, ammorsamenti, cuci e scuci e l’impiego di catene metalliche in sommità. Queste operazioni hanno consentito di favorire il comportamento scatolare dell’immobile e inibire i meccanismi di ribaltamento di piano.
Le scelte progettuali inerenti la riqualificazione energetica hanno previsto la posa di un isolamento termico a cappotto in lana di roccia dello spessore di 14 cm e di un isolamento termico della copertura ventilata, realizzato mediante lana di vetro e fibra di legno mineralizzata. Il pacchetto coibente risulta altamente traspirante grazie all’impiego di freni al vapore e di membrane traspiranti. Il risultato è stato quello di ottenere un elevato sfasamento termico della struttura, oltre a raggiungere una ridotta trasmittanza termica. I sistemi impiantisti adottati hanno inoltre garantito il benessere abitativo previsto dal progetto.