Complesso monumentale Chiostri di San Pietro

L’intervento riguarda il recupero dei Chiostri Benedettini di San Pietro, uno dei più pregevoli complessi monumentali di Reggio Emilia. Come area militare poi dismessa, questo luogo ha rappresentato una zona inaccessibile nel cuore della città fino al momento della sua riscoperta per eventi come Fotografia Europea.
Con l’obiettivo di rafforzarne la vocazione culturale strategica il recupero è stato finanziato con il programma regionale POR-FESR Asse 6 “Città attrattive e partecipate” per restituirlo appieno come polo culturale-innovativo di rilievo internazionale. Il progetto ha coinvolto in un’unica operazione tre interventi strettamente correlati: il completamento del restauro conservativo del corpo monumentale per riportarlo alla pubblica fruizione come principale contenitore culturale della città; la rigenerazione urbana con la demolizione dei retrostanti corpi minori e la costruzione sul sedime del fabbricato dei Laboratori Aperti Urbani, in stretta relazione gestionale con il complesso monumentale e in continuità funzionale con l’adiacente fabbricato, anch’esso restaurato, dell’antica Scuderia; la riqualificazione degli spazi cortilivi tra i fabbricati, riscoprendone il ruolo di attraversamento urbano e di spazio di relazione restituito alla città.
I lavori, condotti con la supervisione della Soprintendenza, sono stati orientati alla ricerca di un rapporto equilibrato tra antico e contemporaneo, tra il riscoprire spazi stimolando nuove relazioni e l’insediarvi nuovi usi compatibili con il bene vincolato, con attenzione al ruolo anche sociale della rigenerazione urbana. Concettualmente il progetto ha mantenuto in filigrana i segni delle trasformazioni che il complesso ha subito nel tempo ma anche il carattere di non finito che i secoli ci hanno restituito.


Ubicazione: Reggio Emilia
Progettisti: ZAA Zamboni Associati Architettura