La valutazione delle potenzialità dell’edificio da riqualificare e del grado di applicabilità delle tecniche di risparmio energetico ha portato a un intervento che ha tenuto in considerazione la diversa concezione attuale del bene edilizio e la maggiore consapevolezza da parte degli utenti del concetto di sostenibilità legato al benessere dell’abitare.
Questo progetto di ristrutturazione rappresenta un esempio virtuoso di sostenibilità architettonica poiché le stratigrafie si compongono unicamente di materiali di origine naturale e sfruttano come elemento principale le caratteristiche isolanti termiche e acustiche della paglia di riso che, oltre ad essere un ottimo isolante, garantisce la perfetta traspirabilità delle pareti in cui viene utilizzata. Lo sfruttamento della massa termica dell’isolamento in paglia, inoltre, favorisce anche un naturale controllo microclimatico interno, riducendo al minimo i costi di climatizzazione invernale ed estiva, gestita grazie alla ventilazione naturale e all’elevata inerzia termica della stratigrafia.
Come fonte di energia primaria per la produzione di energia elettrica viene utilizzato un impianto fotovoltaico.
L’edificio originale è stato trasformato in un microcosmo eccellente completamente autonomo in completo equilibrio con i sistemi presenti in natura, elevando il concetto di casa come “terza pelle” e di sostenibilità non solo nella costruzione, ma nell’intero suo ciclo di vita.
In sintesi, è davvero un edificio a impatto zero in quanto, grazie alle scelte architettoniche ed energetiche, è in grado di catturare e produrre più energia, sia termica che elettrica, rispetto a quella necessaria per gli occupanti.
Ubicazione: Sciolze (TO)
Progettisti: arch. Tiziana Monterisi, arch. Elia Sbaraini, arch. Francesco Bordogni, dr. Simone Bruni – Tiziana Monterisi Architetto
Consulenti: ing. Costante Bonacina – ARPOSTUDIO Architettura e Ingegneria; geom. Andrea Mantovani – Studio Tecnico Mantovani; Simona Totaro – Tiziana Monterisi Architetto