L’intervento è un Beacon Project all’interno dei progetti europei PassREg e SEEDpass, volti alla promozione degli edifici a bassissimo consumo energetico. Motore principale è la volontà della committenza di ottimizzare il reddito percepito da un immobile di proprietà posto sul mercato a canone di locazione che presenta elevate spese in termini di manutenzione ordinaria e consumi energetici. Il principale obiettivo è stato ideare una strategia capace di realizzare un nZEB aumentando i proventi dei canoni di locazione. L’obiettivo è stato raggiunto costruendo la prima multiresidenza in Italia costruita in legno e certificata Passivhaus. I canoni di locazione omnicomprensivi delle spese saranno pertanto paragonati a quelli di mercato, ma avendo spese energetiche prossime allo zero, cosicché il locatore ne ricaverà un utile maggiore.
L’edificio ha infatti un fabbisogno energetico per il riscaldamento pari a 11 kWh/m2 anno e 3 kWh/m2 anno per il raffrescamento. L’energia primaria di cui necessita è pari a 92kWh/m2 anno di cui 52,2 kWh/m2 anno è la quota per gli elettrodomestici; l’impianto fotovoltaico di 14 kW posto in copertura produce 108kWh/m2 anno: in sostanza l’edificio produce più energia di quella che consuma.
L’edificio è costruito in X-lam e sono stati impiegati isolanti di tipo minerale come lane di roccia, di legno e di vetro, evitando prodotti a base polimerica. Un impianto recupera l’acqua piovana per utilizzarla nello scarico dei sanitari e per l’irrigazione del verde pensile posto sui terrazzi, dove sono presenti piante di bambù aventi fotosintesi tipo C4, capace di assorbire più CO2 delle piante comuni. Viene recuperata la condensa prodotta dalle macchine di ventilazione controllata per produrre acqua demineralizzata utile per i ferri da stiro.
Progettisti: arch. Stefano Piraccini, arch. Margherita Potente – Studio Piraccini
Progettista Passivhaus: Studio Piraccini