Casa sociale di Caltron

Cles, Trento / Mirko Franzoso architetto

La nuova casa sociale dell’abitato di Caltron nel paese di Cles è frutto di un concorso per progettisti under 35 vinto dal progetto dell’arch. Franzoso che ha creato un punto di incontro per gli abitanti del luogo, dove bambini, giovani, adulti e anziani possono trovarsi, confrontarsi e fare crescere insieme l’identità della comunità.
La nuova costruzione funge da trait d’union tra l’edificato storico e il verde agricolo, ponendosi allo stesso tempo come limite all’espansione dell’abitato e quindi al consumo indiscriminato di suolo. Il contesto delicato all’interno del quale si inserisce e l’importante ruolo sociale che ricopre, hanno determinato tutte le scelte architettoniche del progetto. Il nuovo volume è un sistema formato da un’architettura semplice, adagiata in modo naturale sul terreno e da un basamento poderoso che la sostiene. La struttura portante e il rivestimento sono in legno, come ad esempio i fianchi nord e sud avvolti da doghe verticali di legno di larice. I serramenti sono arretrati e protetti dal piano di facciata per generare una continuità di rapporto tra interno ed esterno, oltre a mitigare l’effetto del sole nelle sale interne.
È dunque un’architettura contemporanea che diventa parte del paesaggio e si fonde con lo sfondo dei meleti, fino a diventare una pre-esistenza familiare per le persone del paese, una costruzione, realizzata per l’intera comunità, che offre un nuovo punto di vista sul paesaggio e al contempo funge da riferimento per la popolazione.


Progettisti: arch. Mirko Franzoso
Strutture in legno: ing. Sergio Marinelli
Strutture in c.a.: ing. Paolo Leonardi, ing. Claudio Cristoforetti
Impianto termoidraulico: p.i. Walter Dallago
Impianto elettrico: p.i. Giorgio Rollandini