Sorge a Medolla la sede di un’importante ditta biomedicale, che ha saputo sfidare i danni del sisma del 2012 e in seguito dell’alluvione, per ricostruire una fabbrica concepita come un organismo vivente.
Un attento studio del layout produttivo e dei flussi di persone ha permesso di racchiudere in unico articolato edificio, di oltre 12.000 m2, l’intero processo produttivo dall’amministrazione alla ricerca e sviluppo, alla produzione, al magazzino, coordinando oltre cento persone con l’obbiettivo di ridurre al minimo il consumo di suolo, la movimentazione di mezzi e materiali e di compattare i volumi con implicita riduzione delle dispersioni energetiche.
In secondo luogo, sono state prese in considerazione sicurezza e tecnologia, in particolare nella scelta dei materiali, con l’utilizzo di legno e fibre minerali, integrando al massimo con domotica e impianti speciali, potenziando il fotovoltaico, adottando un’impiantistica flessibile e innovativa per le clean rooms.
Infine, la bioclimatica e il benessere dei dipendenti hanno guidato il progetto, instaurando un rapporto di scambio con la natura e gli agenti climatici tramite i chiostri interni, la grande corte centrale, l’adozione di un tetto verde, la schermatura esterna con doghe che rendono il fabbricato un organismo interagente in modo continuo con il contesto, assorbendo luce, verde, ombreggiature. La natura e il clima sono stati intesi non come fattori da cui difendersi ma come elementi fondamentali che, opportunamente dosati, possono fornire contenimenti energetici e benessere ai lavoratori.
Progettisti: arch. Luca Silvestri; arch. Simone Toni; ing. Ilias Pierangeli – Studio Inhabito; Vittorio Bernardi – Eta Project; ing. Massimo Sala – Studio Tecnoprogetti S.S.