Un’abitazione da primato | Rimini
Facendo un paragone sportivo, possiamo certamente affermare che questa abitazione ha effettuato un salto alla Gimbo Tamberi, visto che ha raggiunto la migliore prestazione possibile, passando dalla classe energetica G alla A4, grazie agli interventi di riqualificazione effettuati sull’involucro e sugli impianti
Senza dubbio il Superbonus 110% ha caratterizzato – e condizionato – la filiera dell’edilizia in questi ultimi tre anni e di tale incentivo si è detto e si può dire tuttora di tutto; tuttavia, vista l’opportunità a disposizione dei proprietari di immobili, la cosa migliore sarebbe stata sfruttarla appieno, finalizzandolo cioè al traguardo verso cui tutti noi aspiriamo: la transizione ecologica che dovrebbe portarci alla neutralità climatica entro il 2050. Per il team di progettazione guidato dall’ingegnere Sergio Pesaresi autore della riqualificazione energetica dell’abitazione oggetto dell’articolo, l’impiego ottimale del Superbonus ha significato non fermarsi a uno scarno salto di sole due classi energetiche – rispettando dunque il minimo richiesto – ma effettuare una progettazione talmente accurata da raggiungere la classe più alta, la classe A4.
La casa, edificata nel 1959 e in seguito ampliata, presentava un piano seminterrato con garage e ripostigli, due piani superiori che accoglievano un’unità residenziale ciascuno e un sottotetto non riscaldato. Il fabbricato era dunque la tipica rappresentazione di un edificio in muratura a due teste, con solai in latero-cemento, finestre in legno con doppio vetro… vintage (!) e un consumo di ben oltre 400 kWh/mq anno. A tutti gli effetti una Classe G. Compositivamente l’abitazione non ha subito cambiamenti spaziali – l’impianto planimetrico originale è stato mantenuto, tranne al piano terra dove la trasformazione è stata radicale – ma è stata oggetto di tutta una serie di interventi secondo la logica europea “Energy efficiency first”: al primo posto quindi l’efficienza energetica e solo successivamente il prelievo della poca energia richiesta da fonti rinnovabili, filosofia condivisa dallo stesso Superbonus 110%. È stato così progettato un cappotto termico in lana di roccia di 16 cm di spessore che ha permesso di diminuire drasticamente il fabbisogno energetico e di abbattere i rumori provenienti dalla strada, molto trafficata anche da mezzi pesanti; allo stesso modo, anche il solaio posto sopra il garage e il solaio di sottotetto sono stati ben coibentati mentre gli impianti hanno subito un upgrade tecnologico. A seguito della riqualificazione l’edificio ha compiuto un salto energetico di tutto rilievo, passando dall’ultima classe a quella più elevata, la A4.