RenovActiV-ITA | Brembate di Sopra (BG)
Sulla scorta dell’esperienza belga e del suo successo attestato dai monitoraggi e dalle testimonianze dirette, RenovActiV-ITA è il primo upgrade in Italia di un edificio residenziale esistente realizzato secondo il protocollo Active House. Non solo riqualificazione energetica, dunque, ma un occhio di riguardo anche a comfort e ambiente
RenovActive è il progetto pilota nato sulle orme del programma ModelHome2020 con l’obiettivo di affrontare e risolvere la sfida della riqualificazione del patrimonio edilizio, sviluppando semplici e innovative strategie per il recupero dell’esistente. Applicato per la prima volta in una residenza bifamiliare europea “campione” ad Anderlecht in Belgio nel 2017 (progetto di Antwerpobased architectural firm ONO architectuur, Le Foyer Anderlechtois e Velux Group), il protocollo, grazie al monitoraggio effettuato su tale edificio negli anni successivi e ai feedback degli utenti, ha dimostrato la sua efficacia post opera nel generare il miglioramento della salute degli abitanti, della qualità dell’aria interna e nessun surriscaldamento estivo degli ambienti.
Il progetto RenovActive non si limita a una semplice riqualificazione dell’involucro mediante l’addizione di uno strato isolante esterno, ma adotta un complesso programma di interventi che soddisfano i requisiti imposti dal protocollo Active House, ossia l’integrazione dei parametri basilari del comfort, energia e ambiente. Visto il successo ottenuto, il progetto è stato esteso ad altri 86 edifici del medesimo quartiere Bon Air di Anderlecht.
Concreta traduzione italiana dell’esperienza belga, RenovActiV-ITA è stato applicato sulla porzione nord est/nord ovest di una villetta bifamiliare situata a Brembate di Sopra, un edificio su 3 piani realizzato nel 1983 con telaio strutturale in c.a., tamponamenti in doppio laterizio, solai e copertura latero-cementizi e coibentazione termica limitata a pochi centimetri in pannelli PUR con pelle.
L’intervento ha riguardato la riqualificazione della metà esatta del fabbricato bifamiliare speculare – piano terra e piano superiore –, implementando l’involucro termico, risolvendo i ponti termici, trasformando il piano superiore, aumentando la superficie finestrata e progettando luce, ventilazione naturale e sistemi di ombreggiamento dinamici e installando impianti minimali e rinnovabili, diventando così a tutti gli effetti un caso didattico di confronto tra la porzione soggetta al recupero e all’upgrade tecnico e quella “originale”, invariata e targata anni Ottanta.