Una villa sul lago

Villa Castelli, Bellano (LC)
10
Lug

Villa, Bellano (LC)

Una sola parola può riassume tutto il percorso di riqualificazione energetica e di restauro conservativo di una villa del 1870 sita sulla riva occidentale del lago di Como e posta sotto tutela e quella parola è “sinergia”. Una stretta e fattiva collaborazione tra progettisti, committenza e maestranze ha consentito infatti di far dialogare storia ed energia, restauro e rinnovamento, salvaguardia del patrimonio e innovazione tecnologica. Con un unico obiettivo: realizzare una residenza molto performante dal punto di vista energico, salubre per gli abitanti e ambientalmente sostenibile grazie all’uso delle energie rinnovabili.

Alle richieste del committente – un risanamento globale focalizzato sull’efficientamento dell’involucro e sull’utilizzo di energie rinnovabili per raggiungere un’autonomia energetica annuale e dei costi fissi – i progettisti hanno risposto applicando diverse strategie di ottimizzazione dell’involucro per migliorarne le caratteristiche termofisiche e progettando, sviluppando e installando una serie di impianti che garantiscono un idoneo comfort agli occupanti e che sfruttano anche le energie rinnovabili.

I progettisti coinvolti hanno pertanto proposto un isolamento termico del fabbricato dall’interno al fine di limitare le perdite per trasmissione termica, la posa di sistemi vetrati caratterizzati da un’elevata performance così da ottimizzare i guadagni solari, installazione di un impianto di ventilazione meccanica controllata al fine di ridurre le perdite per ventilazione e la progettazione dettagliata dei particolari costruttivi attraverso simulazioni dinamiche.

Per trovare la soluzione ottimale al risanamento di un edificio così complesso come Villa Castelli, fin dal principio è stato chiarito al cliente la necessità di procedere con un approccio multidisciplinare e con un team multidisciplinare per poter gestire l’intero iter progettuale, integrando diverse discipline, come il design architettonico, la fisica tecnica e la conoscenza delle proprietà dei materiali e delle tecnologie impiantistiche.

Nel corso del tempo infatti l’edificio è stato modificato molte volte e sono stati realizzati diversi ampliamenti, che hanno determinato una struttura non uniforme caratterizzata dalla compresenza di diverse tecnologie ed elementi costruttivi diversi che hanno reso il risanamento ancora più complicato. Per questo motivo, ad esempio, l’analisi di soluzioni specifiche per risolvere le connessioni strutturali più complesse ed evitare la formazione di ponti termici ha costituito uno dei punti cardine della progettazione grazie allo sviluppo di tecniche e tecnologiche innovative per ogni caso specifico al fine di ottimizzare estetica, efficienza energetica e sostenibilità.

→ l’articolo continua sul numero 27 di azero