28
Lug

Casa unifamiliare in Italia

È possibile costruire un edificio a bassissimo consumo energetico che rispetti anche criteri di bioedilizia e sostenibilità, magari in legno e terra? La risposta è affermativa, se ci riferiamo a Casa Ravazzolo, un’abitazione contraddistinta dall’ampio uso di materiali naturali sia nella struttura sia nelle finiture.

La struttura in X-lam, coibentata in fibra di legno, si abbina ai mattoni in terra cruda, realizzati a mano dagli stessi proprietari, e agli intonaci in argilla che contribuiscono anche a un’efficace regolazione termoigrometrica degli ambienti che ha consentito di rinunciare ad impianti di climatizzazione estiva.

Dal punto di vista prestazionale, architettura ed energia sono indissolubili in questo progetto. La casa, sita a pochi chilometri da Vicenza, sorge su un terreno edificabile esposto in maniera particolarmente favorevole all’irraggiamento solare e ha una pianta relativamente compatta con aperture a sud e a sud-ovest, ideali per sfruttare appieno i guadagni solari in inverno. Pareti ellittiche si innestano sul fronte ovest, animando gli ambienti interni al semplice variare della luce durante la giornata.

L’approccio sostenibile ha riguardato anche parte degli arredi, realizzati con tavole ottenute da una quarantina di alberi di acacia di un boschetto di proprietà dei committenti. Come per la terra impiegata per i mattoni e gli intonaci, si è voluto utilizzare ciò che era disponibile in loco e facilmente trasformabile. (…)

→ l’articolo continua nel numero 19 di azero